Perché una Poesia è una domanda senza punto interrogativo. L’espressione in versi nasce prima della possibilità stessa di porsi la domanda. E’ la domanda chediventa oggetto, si fa altro da chi la pone, si adagia in forma di verso.
Dai lirici greci alla scomposizione contemporanea del verso, passando attraverso il dolce stil novo e i sonetti romantici, non c’è amore o inquietudine che non abbiano trovato forma in una manciata di versi.
Ieri ho assistito affascinata a un contest di slampoetry in un bar milanese, la sala era gremita di gente di ogni età, si sono sfidati a colpi di versi giovanissimi autori sconosciuti, qualche attempato poeta milanese, come Guido Oldani, e originalissimi componimenti delle più svariate forme metriche. La Poesia è così antica, la sua presenza è così ancestrale, che non trova difficoltà ad adattarsi all’urbanità contemporanea, non è mai fuori luogo, attecchisce su ogni suolo, per quanto di-verso.
Volevo essere brevissima e lasciarvi tre poesie di tre donne incredibili.
Una è Saffo, poetessa greca vissuta fra il VII e il VI secolo a.C. (foto 1), l’altra è Mariangela Gualtieri, una poetessa italiana contemporanea (foto 2), e l’ultima è la poetessa russa scomparsa di recente, Wistawa Szymborska, che trovate qui, nella voce di Lella Costa.
Atollo Milano 
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